Il 24 Luglio scorso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha concesso il Riconoscimento al Comitato di assaggio professionale dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, ai fini della valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini.
Un riconoscimento giunto dopo appena tre mesi dalla costituzione del Comitato di Assaggio, grazie alla grande competenza, esperienza e professionalità del responsabile scientifico Prof. Maria Lisa Clodoveo – Dipartimento interdisciplinare di Medicina – del Capo Panel dott. Alfredo Marasciulo e di tutti gli assaggiatori componenti il panel.
La sua istituzione fortemente voluta dal Magnifico Rettore Prof. Antonio Felice Uricchio rientra nell’ambito delle attività promosse dal Centro di Eccellenza dell’Ateneo per l’Innovazione e la Creatività, presieduto dal Prof. Gianluigi De Gennaro con il supporto tecnico-amministrativo della Dott.ssa Rossana Bray, per rispondere alla esigenza palesata dal mondo produttivo e dai diversi attori della filiera olivicola-olearia pugliese.
Quale lo scopo della sua istituzione?
In primis la valutazione dei campioni di olio extravergine di oliva per definirne la classe merceologica; inoltre, in collaborazione con le associazioni di produttori e le singole aziende, rispondere ad un progetto culturale che si declini in tre missioni che l’Università moderna si trova ad affrontare.
Prima missione: didattica e formazione.
Il comitato di assaggio, grazie anche alla collaborazione con enti pubblici e privati che già realizzano corsi sul territorio, supporterà la formazione di assaggiatori di olio professionisti, organizzando corsi di idoneità fisiologica all’assaggio degli oli di oliva vergini e sedute di assaggio certificate, indirizzati primariamente agli studenti universitari – che in questo modo arriveranno alla laurea con ulteriori competenze certificate e riconosciute -, e agli esterni, contribuendo a creare una comunità di professionisti esperti e in grado di generare una robusta cultura dell’olio extravergine di qualità in Puglia.
Seconda missione: ricerca.
Proporsi come luogo di contaminazione per il superamento delle barriere tra le discipline e la creazione di un sapere organico nell’ambito del quale l’analisi sensoriale e la dimensione percettiva diventano elementi di unione a servizio di discipline scientifiche ed umanistiche. Inoltre sviluppare innovazioni nel settore dell’analisi sensoriale che permettano una valutazione descrittiva degli oli di oliva vergini che diventi uno standard da utilizzare nelle attività di ricerca e da validare con i partner internazionali che operano sul tema, oltre che dialogare con i policy maker a livello europeo e mondiale.
Terza missione: il contributo degli atenei al tessuto sociale ed economico della società.
Porsi a servizio del territorio e delle aziende, per dall’individuazione, anche attraverso l’analisi sensoriale, delle fasi critiche del processo di produzione / raccolta / trasformazione / stoccaggio, nell’ottica del miglioramento continuo della qualità del prodotto anche sotto il profilo nutrizionale e salutistico.