Partirà dal prossimo gennaio un programma pluriennale per la valorizzazione dell’olivicoltura italiana, con il coinvolgimento di tutte le regioni.
Start in Sicilia, a Chiaramonte Gulfi, comune che nei giorni scorsi ha ospitato la conferenza “Un progetto di promozione per l’olivicoltura italiana e siciliana” promossa dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio, in cui si è discusso del futuro dell’olivicoltura italiana nell’ottica della sua promozione in tutto il territorio nazionale.
Il progetto prevederà una promozione a 360° con attività che coinvolgeranno il mondo della ristorazione, delle scuole, il mondo scientifico e politico. «Un programma che partirà dalla Sicilia, terra nota per la sua produzione di olio di qualità, e che sarà affinato in base alle peculiarità delle varie regioni che, nel corso dei mesi, andrà a coinvolgere per una valorizzazione completa delle eccellenze italiane» (Antonio Balenzano, direttore delle Città dell’Olio).
«In un contesto regionale e nazionale che richiede una maggiore capacità produttiva e una migliore organizzazione commerciale ma anche la valorizzazione dell’ambiente e delle varietà olivicole legate all’identità territoriale – ha spiegato il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri – si lavora alla creazione di un sistema di valori che tenga conto di tutti gli attori della filiera olivicola. Un settore prospero di potenzialità, qualità e produzione sarà la chiave vincente per una “rivoluzione” necessaria in un progetto che propone di espandersi in altre Regioni italiane».
L’olivicoltura italiana, nel panorama internazionale, rappresenta infatti non solo un’eccellenza della produzione di qualità, ma anche di tutti gli aspetti culturali che essa esprime.
Un “tesoro” ed una risorsa che necessitano di un progetto rivoluzionario capace di coinvolgere tutta la filiera olivicola fino ad arrivare al mondo dei consumatori.