Le prospettive non sono troppo felici.
Probabilmente si tratterà di un’annata sobria per l’Italia, che si concluderà, con una produzione deficitaria rispetto ai consumi medi degli ultimi anni.
Infatti, mentre la Grecia sta mantenendo il suo solito livello produttivo, la Tunisia è tornata ai livelli dell’exploit di due anni fa, il Marocco e il Portogallo sono in crescita, come anche la Turchia, in costante progressione, Italia e Spagna sono le nazioni che hanno risentito di più dell’andamento stagionale anomalo.
Ricordiamo che il potenziale produttivo dell’Italia, esplicitato due anni fa, è circa 500 mila tonnellate (474 mila la produzione nel 2015/16), per cui la produzione di quest’anno dovrebbe essere la metà del potenziale.
Nel complesso, quindi, oscillerà tra le 230 e le 250 mila tonnellate.
Nella nostra penisola è il centro Nord ad aver sofferto maggiormente le condizioni climatiche negative, soprattutto le alte temperature in fioritura e d’estate e la forte siccità.
Negativa la situazione per tutto il centro Italia con le flessioni produttive più importanti sulle regioni tirreniche: Toscana, Lazio e Campania. Lieve ripresa, dopo l’annata disastrosa, per l’Abruzzo, mentre sarà ancora difficile l’annata nelle Marche. Situazione discreta in Liguria, con una produzione in lieve crescita rispetto all’anno scorso mentre è scarsa sul lago di Garda.
A Sud, la Puglia, registra una lieve flessione, calo dovuto soprattutto alla scarsa produzione salentina e della zona a sud di Bari. La Puglia, comunque, produrrà circa la metà dell’intera produzione nazionale, circa 120 mila tonnellate.
Situazione complicata per la Sardegna che dovrebbe essere in flessione dopo l’exploit dell’anno scorso. Ottima performance in Sicilia, con una produzione di 40 mila tonnellate, in netta ripresa dopo la precedente annata difficile. Simile produzione anche per la Calabria, eccezion fatta per l’area catanzarese.
In Spagna, dopo il record di 2 milioni di tonnellate, la produzione quest’anno si fermerà tra 950 mila e 1,05 milioni di tonnellate.
Bene il Portogallo, che vedrà la sua produzione salire a 120-130 mila tonnellate.
Ottime le performance della Grecia, con una produzione di 260-270 mila tonnellate, e del Marocco, con 120 mila tonnellate.
La Tunisia ritorna ai livelli produttivi del 2015/16, con una previsione di 270-300 mila tonnellate.
Trend molto positivo anche per la Turchia: quest’anno dovrebbe segnare un record produttivo di 220 mila tonnellate.