La Conferenza Unificata ha dato il suo via libera al Piano straordinario per gli invasi multiobiettivo e il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili.
Il Governo può quindi finanziare 30 opere nel settore idrico con 250 milioni di euro. Dei 30 interventi finanziati dal Piano, 19 opere sono dotate di progettazione esecutiva e 11 di definitiva.
Il Piano verrà adottato con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio. Non appena sarà firmato il decreto, il Mit procederà alla stipula delle convenzioni con i soggetti attuatori, con priorità per quelli che hanno a disposizione interventi già cantierabili.
Quattro (tre certi, uno ancora in forse che potrà essere finanziato grazie alle economie di gara), i progetti sul territorio pugliese, approvati.
Dopo aver perso i fondi del PSR nazionale dedicati all’irrigazione, grazie ai consorzi nel foggiano la Puglia riesce a catturare nuovi fondi.
Tutti gli interventi saranno, quindi, in Capitanata mentre il resto della Puglia non è stato in grado di intercettare alcuna somma dei fondi previsti dal piano nazionale, istituito dall’art. 40 della Legge di Bilancio 2018, pari a 250 milioni complessivi, a scaglioni di 50 l’anno sino al 2022.
Il primo dei progetti di Capitanata riguarda l’ammodernamento del sistema di acquisizione, elaborazione e trasmissione dati dell’impianto di monitoraggio e telecontrollo dell’adduzione primaria dei distretti 9-10-11 del comprensorio irriguo del Fortore. Unico dotato di progettazione esecutiva, necessita di 5 milioni di euro. Gli altri due interventi finanziati e dotati di progettazione definitiva riguardano invece gli impianti irrigui Sud Fortore. Il primo di questi necessita 6,35 milioni di euro per l’ammodernamento delle tratte ammalorate dell’Adduttore Primario “Triolo Foggia” mentre il secondo, pari a 4,3 milioni di euro, riguarda l’ammodernamento tratte ammalorate dell’Adduttore Primario “Foggia Candelaro”.
Come ha detto il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S): “Il sistema invasi attualmente cattura appena l’11% dell’acqua piovana ed è pertanto fondamentale iniziare ad intervenire in una strategia di lungo periodo. Dei 30 interventi che il Governo potrà sostenere con la dotazione economica a disposizione, 19 sono dotati di progettazione esecutiva e 11 di definitiva. Dopo aver perso il treno dei fondi irrigui del PSR nazionale, la Puglia riesce a catturare quantomeno i finanziamenti del piano invasi con ben tre progetti del Consorzio per la Bonifica della Capitanata. Un quarto risulta il primo dell’elenco dei non finanziati e potrà essere eseguito con le economie di gara degli altri tre. Nel resto della Puglia, invece, emerge tutta la cattiva gestione dei Consorzi di Puglia dovuta alla mala gestio politica degli ultimi 15 anni, da Fitto ad Emiliano passando per Vendola. A pagarne le conseguenze, ovviamente sono gli agricoltori che si vedono penalizzati nel loro lavoro quotidiano e che sono costretti ad ulteriori sforzi per rimanere competitivi sui mercati”.
Se il Consorzio di Capitanata si dimostrerà virtuoso, sarà possibile accantonare i fondi per finanziare altri 5,4 milioni di euro per il ripristino della tratta dell’Adduttore Primario 5B, riguardante sempre gli impianti irrigui Sud Fortore.
In totale, quindi, nel foggiano giungeranno oltre 15,6 milioni di euro.
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