Vi avevamo annunciato della protesta prevista, per il 12 settembre 2017, voluta dal Comitato Olivicoltori salentini, esasperati dallo stato di crisi che da anni sta vivendo il settore, messo in ginocchio dalla Xylella fastidiosa, il batterio che ha colpito gli ulivi del Salento.
Così è stato. Decine di trattori hanno marciato pacificamente verso Lecce, nel tentativo di smuovere le autorità competenti, che negli ultimi tempi sembrano essere state sorde al loro grido d’aiuto.
Le macchine agricole hanno attraversato le vie della città fino ad arrivare in viale Aldo Moro, sede della Regione Puglia.
Quello olivicolo è un comparto economico che nel Salento (e in tutta la Puglia in generale) è importantissimo, e negli ultimi anni ha visto crollare i suoi numeri.
In poco tempo l’olivicoltura salentina ha ridotto drasticamente la sua produzione, addirittura del 60%, con tante aziende sull’orlo del baratro.
Gli olivicoltori manifestanti hanno ribadito la necessità che la Regione Puglia – a loro avviso colpevole di essere in netto ritardo nella lotta al batterio – dichiari lo stato di calamità naturale, con conseguenti sgravi fiscali e previdenziali.
Si sono lamentati degli alberi secchi e della produzione delle loro aziende bloccata. Pretendono un impegno rapido e una soluzione.
Hanno richiesto, inoltre, la nomina di un commissario straordinario e di un assessore regionale realmente competente, che si occupi del problema che sta diventando insostenibile per tutti.
Nel Salento la situazione sta precipitando, le aziende sono stremate. E continuano a sentirsi sole.