Oggi segnaliamo una notizia bella che potrebbe essere un monito e una speranza per tante donne italiane. Un esempio che potrebbe essere replicato anche qui.
Maria Katsouli e Constantine Stergides sono due donne eccezionali.
Sommelier di vino, si sono appassionate all’olio, e hanno creato un concorso internazionale per oli di oliva, per salvare l’onore greco.
SI chiama Athena, e si basa su terroir (anche se tradizionalmente il termine è stato utilizzato dai francesi per il mondo vitivinicolo, oggi terroir indica anche altri prodotti agricoli, come l’olio di qualità), varietà e tecniche di coltivazione.
Hanno detto: “Vogliamo portare un po’ del linguaggio del vino nel mondo dell’olio, per far appassionare più velocemente le persone a questo prodotto”.
Un’iniziativa lodevole e lungimirante.
Ma perché un concorso oleario in Grecia?
Constantine Stergides, co direttrice con Maria Katsouli, di Athena ha spiegato che: “il consumo pro capite di olio d’ oliva greco è al primo posto nel mondo; la Grecia produce una maggiore quantità di olio extra vergine d’oliva in percentuale della sua produzione totale di oli d’oliva rispetto a qualsiasi altro paese. Produciamo mediamente più oli d’oliva di qualsiasi altro paese; siamo al terzo posto dopo Spagna e Italia.”
E ha sottolineato anche come, oltre al concorso, occorra coinvolgere anche i consumatori. “Maria ed io veniamo dall’esperienza vinicola e vorremmo che il mondo dell’olio si avvicinasse di più a quello del vino. Non vogliamo disconoscere il modo in cui l’olio d’oliva viene assaggiato, vorremmo semplicemente portare qualche elemento dal mondo del vino, soprattutto nel linguaggio, così facendo aiutando l’olio di oliva a guadagnare valore agli occhi dei consumatori.”
Il concorso oleario Athena ha appena compiuto due anni.
Nella seconda edizione ha raccolto quasi trecento campioni, di cui 140 provenienti dall’estero. Un aumento del 15% rispetto alla prima edizione.
Brave!